domenica 25 novembre 2018

Il mattino ha l'oro in bocca

E' una mattina come un'altra dopo una sbornia del venerdì sera. Esco di casa in pieno hangover e mi butto nel traffico del sabato, nell'ora di punta, quando escono tutti da scuola e sembra di stare imbottigliati nel caos di New York.
E' freddo, piove e vorrei soltato fare colazione per smaltire lo schifo della notte precedente mentre penso al perchè di questa pessima scelta, ai giorni di skateboarding persi per via del lavoro e del maltempo,quando, fra una imprecazione e l'altra mentre in sottofondo gli Specials cantano “Each day I walk along this lonely street, Trying to find, find a future” mi giro per guardare il mio vicino di traffico e dietro di lui scorgo uno stabile dismesso che avrò visto centinaia e centinaia di volte ma non così attentamente da rendermi conto che lì c'era uno spot ancora nascosto.
Non ci potevo credere, ho detto cazzo! Un bank mai visto prima, con tanto di scale per raggiungerlo!
Sono passato il giorno dopo per fotografarlo e rendermi conto se potesse essere skateabile o meno con l'unica pecca per il flat che in lontananza sembra essere fatto di quel materiale che ti rallenta un botto, coibentato o come cazzo si chiama.
Me ne torno a casa a pensare come una mattinata senza senso in realtà è stata più costruttiva di quanto avevo immaginato, penso a quando potrò skatearlo se mai lo skaterò, al prossimo weekend di pioggia e freddo, alle guardie e ai vicini che romperanno le palle nel vedere qualcuno li dentro, lungo la strada.
Rieti sarà pure una città di merda ma sotto sotto non possiamo lamentarci così tanto per gli spot che ci offre.
(L)