martedì 13 agosto 2013

SCANDAL

SCANDAL. I perchè sono infiniti.
SCANDAL perchè il paesino di Rieti e la sua logica opprimente non permettono il confronto di culture che non siano schiave della tv, le ignorano.
SCANDAL per lo sguardo incredulo di giovani e vecchi che ti vedono passare.
SCANDAL perchè se hanno appena scoperto la ruota e vivi nell'età neolitica e qualcuno usa quattro ruote su una tavola di legno vuol dire che è un marziano.
SCANDAL perchè è uno scandalo lo skatepork, scusate, il recinto per polli che qualche figlio di puttana ha pensato bene di fare rinchiudendoci dentro una staccionata in mezzo ad un parco convinto che poi sarebbe riuscito a fermare la voglia degli skaters di andare in strada, affliggendo dei cartelli negli spot della città con il divieto di skateboard.
SCANDAL perchè nessuno ha mai visto il progetto dello skatepork, nessuno ha contattato qualche skater, nessuno sà quanto è stato speso realmente, nessuno sapeva che da un giorno all'altro una "DITTA DI PARCO GIOCHI"(non stò scherzando) sarebbe arrivata a Rieti per questi scivoli, nessuna è stata l'inaugurazione riservata allo skatepork.
SCANDAL perchè pensavano di prenderci per il culo il cambio di voti.
SCANDAL per la scena skate di Rieti, per i vigili, i giovani medi, i vecchi minacciosi e le vecchie che alle 21 ti aspettano sul terrazzo con bottiglie d'acqua per cacciarti.
SCANDAL perchè se Rieti è morta noi siamo Zombies (cit.)
SCANDAL è il rumore dello skate in una città deserta alle ore 23.
SCANDAL perchè non c'è la base, l'attitudine, la mentalità.
SCANDAL perchè dopo multe e sequestri abbiamo deciso di tornare a riprenderci gli spot.
SCANDAL perchè noi siamo skaters e siamo in tre o quattro.
Noi siamo lo scandalo risorto dalla merda che ci hanno fatto mangiare e andatevene a fanculo tutti, noi facciamo street e ci divertiamo un casino.
Voi guardatevi Jersey Shore che a skateare ci pensiamo noi!